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“23 12 2023” è un’opera realizzata per il p “23 12 2023” è un’opera realizzata per il progetto di poster art del @samar_fest (su foto originale di @belalkh) Fa parte di una serie di disegni (alcuni schizzi li vedete scorrendo le immagini) che ho buttato giù in questi mesi assistendo senza poter far niente di concreto a uno ‘sterminicidio’, un ‘Gazacidio’, un ‘bimbicidio’, un ‘famicidio’, ma per assurdo anche un po’ ‘Americanicidio’ e ‘ONUcidio’. Basta non chiamarlo “genocidio” insomma, e possiamo sentirci tutti assolti. Per me sono criminali al pari chi sottopone delle vittime ad atroci violenze e mutilazioni con fredda determinazione e chi assiste senza turbamento e non si oppone.
“Partie de campagne” è un altro dei miei dise “Partie de campagne” è un altro dei miei disegni dalla mostra collettiva “Rome Mural Sketch”, a cura di Giorgio Silvestrelli e in esposizione ancora per soli 3 giorni (fino al 27 giugno, non perdetela!) alla galleria Rosso 20sette Arte Contemporanea di Roma. Nelle slide successive alcune foto del relativo murale che ho realizzato nel 2018 per il progetto “10 murales per Roma Tre” sulle pareti dell’aula parco del DAMS Università Roma Tre, in via Ostiense a Roma. “Partie de campagne” è dedicato all’omonimo film di Jean Renoir. Tutto il progetto è un omaggio al Cinema come arte, e i film che ho scelto di evocare nelle mie opere sono tra quelli che secondo me hanno dato un contributo importante al linguaggio cinematografico mondiale. Si, mi piace moltissimo il cinema, ma solo quello che dico io, l’intrattenimento fine a se stesso m’annoia. @rosso20sette #diavù #diavu #partiedecampagne #jeanrenoir #muromuseum #urbanart #streetart #roma #rome #mural #streeartcinema #romatre #romatreuniversity
Passando di là ho pensato a Vincent e alla casa g Passando di là ho pensato a Vincent e alla casa gialla in Place Lamartine ad Arles in Provenza, che gialla non lo è più. Alla mostra collettiva @go_go_van_gogh alla galleria d’arte @upurbanprospectivefactory di Roma a cura di @marta_di_meglio_ c’è in mostra fino al 29 giugno 2024 la mia opera “Le dernier regard”, dipinta su una serigrafia de “La Chambre de Van Gogh à Arles” realizzata da @moro_grafica_e_serigrafie che ritrae proprio loro due, Vincent e l’arcinota stanza di quella casa là. #diavù #diavu #vincentvangogh #vangogh #arles #lacasajaune #lachambredevincentvangogh #lachambredevangoghàarles
Diavù. “Se canto”, Frontignan giugno 2024. “Se canto” si trova nel centro di Frontignan, sud della Francia, @villedefrontignanlapeyrade ed è un’opera che ho dedicato all’antica Occitania. L’Occitania medievale non era uno Stato con confini politici, ma un’area “storico-geografica” oggi inclusa in diversi Stati, con un unico popolo di religioni diverse e con una lingua in comune, l’antico occitano provenzale divenuto poi lingua d’òc. Una nazione senza Stati, con una popolazione di cui facevano parte sia i francesi di quest’area, sia una parte di italiani, sia una di spagnoli. Tra loro avevano il mar Mediterraneo in comune. La civiltà occitana creò nel Medioevo una cultura raffinata che condizionò quella europea, soprattutto nella letteratura e nella musica, i Trovatori occitani influenzarono la nascente lingua italiana, Dante Alighieri e la “Scuola del Dolce Stil Novo”. Ho dipinto quest’opera in memoria della crociata contro gli Albigesi che in queste terre tra il 1209 e il 1229 sterminò i catari, considerati eretici dalla Chiesa cattolica, e con loro cancellò gran parte della cultura occitana di un tempo, tanto che Raphael Lemkin (l’avvocato polacco che ha coniato il termine “genocidio” nel 1944) considerò questo massacro un esempio di genocidio del passato. Ho scelto questo tema per ricordare un esempio di identità ‘nazionale’ che va oltre i confini politici dei propri Stati e che credo oggi dovremmo prendere come esempio di convivenza possibile tra umani, visto che i venti di guerra attraversano di nuovo l’Europa, e non solo quella. Lo stesso festival Sete Sòis Sete Luas @7sois7luas che ha mi ha invitato a realizzare l’opera è una realtà che da decenni mescola culture diverse e invita artisti di vari Stati in altri Paesi stimolandoli a incontrarsi e a collaborare tra loro. Il titolo del murale è “Se canto”, che è un canto tradizionale degli occitani, considerato l’inno di questa civiltà senza Stati. L’opera esiste anche in versione su legno e sarà da oggi in mostra nella collettiva “Sea, Art & Sun” da Chroma @chroma_rt_ al Mandrione a Roma. Grazie di cuore a tutti! ❤️‍🔥
Twenty years ago, between 2003 and 2004, I created Twenty years ago, between 2003 and 2004, I created the illustrations for “The Record of the week” of “Musica”, a supplement of the newspaper La Repubblica. These artworks are all oil, acrylic, and spray enamel paintings on paper, often with collage inserts. They are approximately 50 x 80 cm in size and I produced them at a pace of one every 7 days. Many of these are now in private collections, some musicians have their portrait, others I have given to dear friends, and I traded Bruce Springsteen with an artist whom I have immense respect for (and I am fortunate to have a magnificent piece of his work in exchange). For someone like me who can’t live without music, all of this was a fun privilege. Vent’anni fa, tra il 2003 e il 2004 ho realizzato le immagini per il Disco della settimana di “Musica”, allegato del quotidiano La Repubblica. Sono tutti dipinti ad olio, acrilico e smalto spray su carta, spesso con inserti in collage. Sono di dimensione 50 x 80 cm circa e li ho prodotti al ritmo di uno ogni 7 giorni. Molti di questi sono ora in collezioni private, alcuni musicisti hanno il loro ritratto, altri li ho donati a cari amici e Bruce Springsteen l’ho scambiato con un artista di cui ho un’enorme stima (e ho la fortuna di avere una sua opera magnifica in cambio). Per uno come me che senza musica non sa stare tutto ciò è stato un divertente privilegio. Here: Aretha Franklin Elton John Morrisey The Libertines Bruce Springsteen (Some others are visible on diavu.com)” #diavù #diavu #artworks #paintings #portraits #music #arethafranklin #eltonjohn #morrissey #thelibertines #brucespringsteen
(Testo tratto da maniphestovecchiato.com, se volet (Testo tratto da maniphestovecchiato.com, se volete leggerlo tutto andate là): (…) A mio modesto avviso le nostre città si sono frammentate in ghetti funzionali ai cosiddetti “bisogni” delle persone. E a ogni funzione sono stati assegnati uno spazio e un tempo obbligati. Cioè, ci hanno detto che avevano inventato uno spazio e un tempo funzionali per soddisfare i nostri bisogni, ma quei bisogni - che è poi il potere stesso a creare - sono di fatto impossibili da soddisfare, e siamo noi in realtà a dover piuttosto soddisfare quelle funzioni. Siamo noi che dobbiamo consumare e che dobbiamo venire consumati. I centri storici sono ormai parchi-divertimento a tema a uso e consumo del turista mordi e fuggi, in cui lo spazio urbano si recinta e si privatizza sempre di più e dove tra un po’ si dovrà pagare il biglietto pure per entrare in chiesa; il centro commerciale - o il museo e il cinema quando ci va bene - sono là per il nostro intrattenimento e tempo libero (che è diventato, in pratica, un altro lavoro da svolgere, consumando tutto il consumabile), e ogni luogo è diventato sempre più un ghetto. Per non parlare delle nostre abitazioni, dove a breve saremo tutti obbligati a installare quelle spie chiamate eufemisticamente “assistenti vocali”, di Amazon, di Apple, di Google o di altri, che ci mettono la musica o le serie-tv consigliandocele loro stesse, in base a un algoritmo che è un’altra spia a sua volta. La casa come un altro ghetto dove tutti siamo soli, separati, e indifferenti agli altri. Basta comportarsi come si deve, cioè come dettano i modelli di comportamento dettati dai media, i social media in primis. Ebbene, è proprio in sfregio a quest’ottica neoliberista spietata che sono nati MURo e i suoi murales, opere d’arte di proprietà pubblica di cui fruire tutti gratuitamente. Ma se non cogliete queste intenzioni regà, io non posso davvero farci niente. Non è privando i cittadini dell’arte che si tutelano i loro diritti sociali, anzi così vengono ulteriormente privati di un loro diritto fondamentale. (…) Murales o non murales? Fai contare la tua opinione. Partecipa al questionario che trovi su: muromuseum.com
Stiamo fabbricando i sensi di colpa dei nostri fig Stiamo fabbricando i sensi di colpa dei nostri figli, e dei figli dei nostri figli. #lastorianoncihainsegnatoniente #historyhastaughtusnothing #ceasefirenow #stopgenocide #nowar #stopwar #culturaldiplomacy
“Europa 51” è un altro dei miei disegni dalla “Europa 51” è un altro dei miei disegni dalla mostra collettiva “Rome Mural Sketch”, a cura di Giorgio Silvestrelli e in esposizione dal 4 maggio al 27 giugno alla galleria Rosso 20sette Arte Contemporanea a Roma (trovate più info nel mio post precedente). Nelle slide successive vedete l’opera anamorfica, realizzata nel 2015 sulla scalinata di Via Fiamignano, in zona Ipogeo degli Ottavi a Roma. Il dipinto, ritratto di Ingrid Bergman @ingridbergmanofficial che è la protagonista del film di Roberto Rossellini a cui è dedicato, fa parte del progetto PopStairs, per il quale ho realizzato dal 2015 al 2021 sei opere su scalinate romane e una sulla scalinata esterna del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. A quando le prossime opere su scalinate? Molto prima di quanto possiate immaginare… Ma intanto potete accaparrarvi il disegno contattando la galleria @rosso20sette #diavù #diavu #ingridbergman #popstairs #muromuseum #urbanart #streetart #roma #rome #mural #europa51 #streeartcinema
Le prime 2 slide che vedete qui sono due delle mie Le prime 2 slide che vedete qui sono due delle mie opere che saranno in esposizione da questo sabato 4 maggio fino al 27 giugno 2024 alla galleria @rosso20sette di Roma per la mostra “Rome Mural Sketch” curata da Giorgio Silvestrelli (auguri @talpag44 per questa nuova avventura! 🤝). Fanno parte dei miei tanti disegni e sketch preparatori che ruotano attorno al murale “Enea, Anchise e…” che ho dipinto nel 2017 a Roma per il progetto GRAArt di @muromuseum promosso da @stradeanas, e che è un mio personalissimo sguardo alle origini mitiche della Città Eterna e al mito fondativo di Enea. Nelle slide seguenti vedete infatti - oltre al murale - anche alcune di queste pagine tratte dai miei taccuini/sketchbook, in cui sono abbozzati mia figlia Linda, Xassan nei panni di Enea e mio padre in quelli di Anchise (oltre all’onda di Hokusai). Cioè i protagonisti del murale. Potete vedere meglio sia il murale che queste opere su diavu.com. Se poi volete saperne di più c’è un intero documentario sul mio canale youtube.com/diavu nella Playlist “GRAArt” che racconta la nascita di questo murale e dell’intero progetto. Se vi va di guardarlo buona visione. E se vi piacciono i dipinti e volete farli vostri basta contattare la galleria @rosso20sette #diavù #diavu #enea #muromuseum #graart #urbanart #streetart #roma #rome #mural #hokusai #thegreatwave
Buon compleanno ragazza (ancora Roma… o RomaLand Buon compleanno ragazza (ancora Roma… o RomaLand?) #romaland #romabrand #brandingurbano #overtourism #turismodimassa #intrusiveadvertising #cartellopoli #dehors #streetfood #finespaziopubblico #gentrification #privatizzazionebenipubblici #privatizzazioneservizipubblici #gentrificazione #displacement #dislocamento #daspourbano #riqualificazione #museificazione #badtaste
David Diavù Vecchiato “O primeiro cravo (Il pri David Diavù Vecchiato “O primeiro cravo (Il primo garofano)”, dipinto realizzato per la mostra collettiva “Revoluçao” del festival @7sois7luas al Centro Cultural de Montargil, in Portogallo, dal 20 aprile al 16 giugno 2024. Era scoccato da 20 minuti il 25 Aprile 1974 quando Rádio Renascença trasmise la canzone proibita “Grãndola, Villa Morena” del cantautore antifascista José «Zeca» Afonso. Fu il segnale. Si avviarono così le operazioni del colpo di stato del Movimento delle Forze Armate in Portogallo e quel giorno cadde la più longeva dittatura fascista dell’Occidente, nonché ultimo impero coloniale, il regime salazariano. Celeste Caeiro era una donna di 41 anni, ed era cameriera a Lisbona nel primo self-service del Portogallo. Era l’anniversario del locale e il proprietario aveva comprato garofani bianchi e rossi da regalare ai clienti. Ma quando Celeste arrivò lui le disse che non avrebbero aperto perché quella notte era scoppiata la rivoluzione, e di tornarsene a casa. Lei prese invece tutti i garofani rossi e andò in strada. Al Rossìo (piazza principale di Lisbona) c’erano soldati e carri armati. Il colpo di stato era in atto da quando la radio aveva suonato quel brano proibito che quegli ufficiali ribelli - passati poi alla storia come i “capitani d’aprile” - avevano scelto come segnale per assaltare i luoghi del potere e i fedeli al dittatore Marcelo Caetano, erede di António de Oliveira Salazar. Era un regime che si reggeva su esercito, Chiesa e borghesia, e - dopo la 2a guerra mondiale - sul consenso degli USA e della NATO. In cambio gli Usa coi capitalisti finanziari internazionali erano divenuti i veri padroni delle colonie portoghesi in Africa e in Asia. Ma furono proprio quei soldati portoghesi, esausti e schifati delle loro stesse feroci brutalità commesse a difesa di quelle colonie, a rivoltarsi al loro stesso regime. Un soldato ribelle quella mattina chiese a Celeste una sigaretta. Lei non fumava, gli donò un garofano rosso. Lui lo mise nella canna del suo fucile. Da quel momento tutti i soldati lo imitarono e Celeste distribuì a loro tutti quei fiori, che divennero il simbolo della “Rivoluzione dei garofani”. #diavù #7sois7luas #montargil
Su @larepubblica di oggi, bello ed esauriente il r Su @larepubblica di oggi, bello ed esauriente il racconto di @danielecasper sulla deportazione del Quadraro del 17 aprile 1944, a cura di @bonini.carlo e @laupertici In foto il murale che ho dedicato 6 anni fa a Sisto Quaranta e a tutte le vittime della deportazione per @muromuseum e uno sketch dal mio taccuino, disegnato al volo in strada pochi mesi fa mentre veniva installata una pietra d’inciampo di fronte casa di Sisto. #diavù #diavu #quadraro #muromuseum #q44 #murales #urbanart #artepubblica #streetart #memoriastorica
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